Palazzo Bruno
Seconda metà del XVIII secolo
Il palazzo fu fatto costruire nella seconda metà del settecento dalla famiglia Bruno che, scalando la scala sociale, divenne nell’ottocento la famiglia più in vista del paese, tale da poter “gareggiare”, per potenza economica e sociale, con la famiglia
dei baroni Gallotti. In questo palazzo nacque, il primo marzo del 1824, Mons. Luigi Bruno, vescovo di Ruvo e Bitonto dal 1884 fino al 1893, anno della sua dipartita, avvenuta sempre in questo palazzo il 10 gennaio 1893. Suo padre Giuseppe era un
apprezzato medico, tale da essere nominato dal Re Ferdinando II Cavaliere dell’Ordine di Francesco I.
Le trasformazioni economiche e sociali del secolo scorso,
che hanno portato la fine del vecchio sistema agricolo sul quale si basava il potere economico di queste famiglie, hanno avuto ovviamente una ricaduta indiretta anche sul palazzo. Abitato fino alla metà del secolo scorso, il palazzo fu abbandonato e cadde in rovina. Negli ultimi anni è stato acquisito dal Comune di Casaletto Spartano, con l’intento di recuperarlo e ridargli nuova vita come struttura di
accoglienza culturale e sociale.